ANDAR PER LIBRI. (4) Non solo libri: dalle immagini alle parole… per gioco

Percorso ragionato su una serie di libri per l’infanzia che “aiutano a vivere meglio” 😉 Suggerimenti di lettura, schede di libri e suggestioni su come utilizzare i testi narrativi a scuola. Il lavoro è parte della mia tesi di Laurea “Letture in gioco. Immagini e parole per creare” A.A. 2007/2008 – Università degli Studi di Cagliari – Facoltà di Scienze della Formazione – Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.
(Tra parentesi trovate quelle che erano le note a piè pagina della tesi).

Questo è sicuramente un momento particolarmente felice per gli albi illustrati destinati ai lettori “esordienti”: sono tutti di un alto livello qualitativo e di grande originalità. Le novità e inoltre la possibilità di scelta tra temi, illustrazioni e diverse tecniche adottate certo non mancano. I piccoli lettori hanno infatti la possibilità di imparare a conoscere il mondo anche attraverso illustrazioni vivaci, pagine ammiccanti che spesso trasmettono un senso di affettività, emozioni e calore umano. Nel campo editoriale, l’eredità di Bruno Munari sui libri-gioco (soprattutto per quanto riguarda l’introduzione di finestre e buchi con cui “guardare nel libro” in modo diverso) e in generale le nuove idee pedagogiche maturate negli anni Sessanta e Settanta sono state raccolte in primis da La Coccinella che da anni rivolge la sua attenzione ai piccoli e ai piccolissimi cercando per loro un approccio educativo e ludico nuovo, nella convinzione che i processi cognitivi debbano essere stimolati e accresciuti fin dalla più tenera età. Le diverse tecniche adottate hanno sempre offerto infatti negli anni nuove trovate cartotecniche (buchi, copertine sagomate, abbinamento con pupazzetti di stoffa, minizainetti che contengono libricini, rubriche, ecc.) attente alle forme, alla scelta delle parole e dei caratteri più adeguati. Tra le collane più fortunate di questa casa editrice meritano di essere segnalate: “I libri di Tito”, “I biscottini”, “Guarda com’è”, “Le fiabe dell’orsa”. Le collane più significative possono essere inoltre classificate per argomenti o grandi temi come ad esempio quelle adatte per il gioco e la manipolazione (“Primissimi”, con libri come Un anno di cose da fare, Il grande libro delle meraviglie,  “Tuttofare”, libri da smontare, ritagliare e ricostruire; “Giocare”, con libri come Giochiamo con le mani, Giochiamo con le mollette, Giochiamo con sassi, foglie e…); le collane adatte per le prime curiosità e per l’apprendimento linguistico (“Come si chiama”, in cui il bambino vede rappresentati gli ambienti che maggiormente frequenta e viene sollecitato a osservare le immagini, a definire il nome delle cose, a focalizzare dei particolari attraverso buchi e finestrelle di cartoni che svelano altri ambienti; “Indovina un po’”, consigliata a due anni, con libri come Dove abita, Dove viene, Chi l’ha perso); la collana per piccolissimi dai due anni come “Apri le finestrine”, con veri vocabolari che aiutano a collegare immagini, suoni e significati; e infine le collane rivolte ai bambini un po’ più grandi (“Buchi per guardare dentro le cose”, con libri come Dentro la nave, Come siamo fatti, Dentro il castello, Dentro il vulcano; “I Manualotti” che comprende Il Manual8 della natura, Il Manual8 dei Giochi, Il Manual8 della Terra, Il Manual8 della salute). Ma le idee più rivoluzionarie ed originali della Coccinella si realizzano nelle collane per i piccolissimi (addirittura 6 mesi) e consistono in piccoli libri cartonati e sagomati, muniti di sporgenze per girare le pagine o di spirali o addirittura di maniglie a tubo che reggono pagine da sfilare e usare singolarmente: i coloratissimi “Libri nido” che abituano il bambino alla distinzione visiva e alle prime associazioni di significato (Bimbo pappa, Bimbo gioca, Bimbo va) e la collana per i bambini di un anno che raccoglie le avventure/esperienze di un bambino di nome Tito nella descrizione delle azioni che lui e tutti i bambini compiono e nelle quali è facile riconoscersi (Tito va, Tito dice, Tito è). Tra le collane più famose, nelle quali alla funzione manipolativa subentra quella narrativa, troviamo invece i libri per divertirsi. Libri che vanno sfogliati da soli per guardare le figure e riletti poi con i genitori in un gioco di rimandi che è significativo per la crescita: “I Bucoli”, collana-simbolo della Casa, dove le immagini giocano con il buco che perfora tutte le pagine in successione (Il bruco verde, Guarda c’è un buco, Le ruote corrono, Dolcetti o dispetti, La banda del buco, Vola Gisella); “Storie piccine picciò” (Peppina Girò, La casa dei gatti, Marina Cocò). Tra i libri coi buchi si segnala in modo particolare Il circo dei colori ( E. Bussolati, C. Bordoni, Il circo dei colori, La Coccinella, Varese, 2001) un’avventura in rima nel mondo del circo alla scoperta dei colori (ogni pagina racconta un colore del circo) e delle forme (rappresentate dai buchi a forma di cerchio, di stella, di quadrato ecc.). Tra i libri creativi che danno l’opportunità al bambino di creare, scomporre e imparare divertendosi spicca Incollacollage. Ritaglia incolla decora… con Luz (E. Bussolati, P. U. Sachez, F. Crovara, Incollacollage. Ritaglia incolla decora… con Luz, La coccinella, Varese, 2004) un libro-gioco con cui il bambino può divertirsi a costruire i bambini kuna, i vestitini da far indossare ai bimbi, i miti del popolo kuna e tante altre curiosità che appartengono a questa cultura. Il libro comprende, insieme alle indicazione sul come utilizzare la tecnica del collage, una serie di fogli di carta collage da poter ritagliare, incollare e sistemare per arricchire il libro, tante figurine da incollare e staccare, finestrine da aprire e linguette da tirare per scoprire tante curiosità e giocare all’infinito. Altro libro divertente e istruttivo è Il pollicino verde (E. Bussolati, G. Orecchia, Il pollicino verde. Il primo libro per giocare con semi, piante e terriccio, La Coccinella, Varese, 2000) – che fa parte della collana “Primissimi” – pensato per giovani giardinieri in erba. Un libro, ricco di finestrine e buchi, da leggere per imparare a conoscere il mondo delle piante scoprendone tante curiosità e che contiene, oltre i tantissimi consigli per creare il proprio giardino, tutto il kit del piccolo giardiniere: dai semini da piantare; alla piccola serra in cartoncino e carta lucida trasparente (da staccare e comporre); allo spaventapasseri in cartoncino coloratissimo da creare; al mini libro da ritagliare e pinzare con i consigli del perfetto pollicino verde; sino agli adesivi e il modellino che simula un prato su cui progettare il proprio giardino.
Altri libri-gioco divenuti ormai famosissimi e amati dai più piccoli, e non solo, sono i libri pop-up, pubblicati per la prima volta dalla case editrice EL. Di questa casa ricordiamo in modo particolare: La mucca Moka pop-up di Agostino Traini e Massimo Missiroli, Fred lingualunga pop-up di Lucia Salemi e Massimo Missiroli. Per quanto riguarda questo genere, si segnala inoltre il libro incantato di Lauren Child Il lettino dei sogni della Ape Junior (L. Child, Il lettino dei sogni, Ape Junior,Milano, 2005) un libro pop-up arricchito da porticine e finestrelle che si aprono, linguette che si tirano facendo saltar fuori nuovi elementi o facendo muovere i personaggi, rotelle che girano creando il movimento delle figure. Un breve viaggio immaginario, in rima, alla ricerca del letto ideale sul quale poter dormire e che porta la protagonista-lettrice alla scoperta di numerosi possibili giacigli: la tenda, la giungla, il fondale marino, un nido, il letto delle fiabe come quello della principessa sul pisello o della bella addormentata. Della stessa autrice è il divertente e recente libro pop-up Attenti ai lupi delle fiabe (L. Child, Attenti ai lupi delle fiabe, Lapis edizioni, Roma, 2008) in cui l’autrice ipotizza cosa accadrebbe se il lupo della fiaba di Cappuccetto Rosso saltasse fuori dal libro e decidesse di mangiarsi la bambina lettrice o peggio ancora se i lupi fossero due e a loro si aggiungesse, per sbaglio, la fata di Cenerentola.
Tra i libri “gioco-scoperta” si segnala Vedo vedo… Cosa vedi? (G. Quarenghi, G. Orecchia, Vedo vedo… Cosa vedi?, Giunti Junior, Firenze, 2004) che attraverso le tante finestre (una grande per ogni pagina) svela tanti mondi nascosti. Ciò che sembra inizialmente qualcosa può essere qualcos’altro: “tanti alberi in una foresta? Pochi capelli su una testa”; “un bel monte ghiacciato? Il dente di un gigante addormentato!”. E ancora il divertentissimo Cucù. Giochiamo a nascondino (C. Bielinsky, Cucù. Giochiamo a nascondino, Ape Junior, Milano, 2006) che racconta la ricreazione del cagnolino Billo trascorsa giocando a nascondino con i suoi compagni di classe: dagli armadietti, dalle fronde dell’albero, dal lavabo del bagno, da sotto il tavolo… spuntano tanti simpatici amici che si nascondono per non essere trovati! Solo il povero Billo non riuscirà a trovare un bel posto dove nascondersi perché gli amici hanno già occupato tutto.
Tra i libri gioco troviamo inoltre i divertenti libricini “sburaditino” (una parola inventata che richiama la parola burattino ma con una variante: per animare il pupazzo di usa il dito e non la mano) in cui un personaggio, solitamente in peluche o di stoffa, sbuca fuori da un buco che oltrepassa tutto il libro e che è possibile animare con il dito, di pagina in pagina mentre, si legge la breve storia contenuta. Simpaticissima e anche istruttiva, tra le tantissime, è la storia di Remo il ranocchio (A. Vogel, Remo il ranocchio (Hüpf, mein Frosh!, 2002), Edizioni EL, 2006) che stanco e annoiato di stare sempre nella solita foglia decide di vedere come vivono gli altri animali. La testa verde del ranocchio dai grandi occhi sbuca in ogni pagina perlustrando il fiume, gli alberi, il sottobosco e il terreno per poi ritornare nel suo caro laghetto.
Interessante e innovativa è la collana lanciata dalla casa editrice Giunti “Le giravolte” che prende il nome dal formato scelto. Le pagine del libro, scritte e illustrate (le storie sono rivolte a bambini di quattro/cinque anni), ruotano attorno una spirale colorata permettendo al bambino di osservare le illustrazione posizionandosi proprio davanti all’adulto che legge il testo scritto della storia riportato a retro. Tra gli autori più importanti di questa collana ricordiamo Roberto Piumini e illustratori come Simone Frasca, Antongionata Ferrari e Nicoletta Costa.
Parlando di illustrazioni da osservare e testo a tergo da leggere non possiamo dimenticare la serie Carte in tavola della casa editrice Fatatrac che attraverso ventuno schede quadrate di cartoncino raccontano le storie classiche della letteratura per l’infanzia. Ogni scheda, finemente illustrata con immagini ricche di particolari, è integrata da un testo scritto semplice e chiaro consistente in una sequenza della storia. In questo modo l’adulto può leggere il racconto mostrando l’immagine al bambino. La particolarità delle Carte in tavola consiste nella possibilità di trasformare una storia in un gioco creativo e coinvolgente (che ricorda le carte di Propp e i giochi elaborati da Gianni Rodari ma anche i primi esperimenti di Bruno Munari con le carte gioco): tutte le carte unite formano a mo’ di puzzle una grande immagine che riassume tutta la storia; ogni illustrazione può essere interscambiabile e cambiando l’ordine delle sequenze può dar vita a nuove e infinite storie. Tra le tante storie ricordiamo, per l’utilizzo di colori vivi e luminosi delle illustrazioni, Il gigante egoista – tratto liberamente dalla storia di Oscar Wilde – e l’episodio delle monete d’oro di Pinocchio nel racconto Pinocchio, il gatto e la volpe; per l’importanza del colore nell’esaltazione dei momenti di maggiore patos della storia (utilizzo di colori scuri per i momenti più tristi e di colori chiari e brillanti per quelli più allegri) segnaliamo Hansel e Gretel, riscritta sulla base del testo originale dei fratelli Grimm.

[N.B. La ricerca è riferita al 2007/2008 quindi si parla di libri ormai datati ma comunque sempre ricchi di suggestioni e spunti… P.S. posto che un libro possa mai considerarsi “davvero” datato ;-)]

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