Tecnologia in seconda: Il mio approccio alla scoperta dei materiali

Premessa. Da quest’anno insegno anche tecnologia nella mia classe e quindi, dopo aver verificato le conoscenze pregresse rispetto alle competenze acquisite lo scorso anno, ho progettato il mio percorso tenendo conto delle Indicazioni Nazionale per il curricolo e della programmazione annuale stabilita per classi parallele. Spesso la tecnologia si porta dietro una serie di competenze trasversali alle scienze e all’informatica ma comunque è una disciplina che vive di vita propria. Io, insegnando sia Scienze che Informatica nella mia classe, ho tutto l’interesse a sviluppare gli argomenti di tecnologia tenendo conto anche di entrambe ma senza tralasciare la specificità di questa disciplina. Dalle Indicazioni veniamo esortati a lavorare con i bambini per accompagnarli a “esplorare e descrivere oggetti e materiali” ma non dobbiamo dimenticare che oggetti e materiali portano con sé anche il concetto di trasformazione che è implicito e non va trascurato. La tecnologia riguarda proprio la capacità che abbiamo di compiere delle trasformazioni alla realtà che ci circonda e di capirne i meccanismi. Per osservare e descrivere le trasformazioni dobbiamo prima di tutto fare tesoro di quanto studiato in prima: i cinque sensi (che ci permettono di cogliere la realtà) e la nostra capacità di raccogliere informazioni attraverso l’esperienza diretta. In seconda non parliamo ancora esplicitamente di Metodo Scientifico ma iniziamo comunque ad operare tenendone conto (evento, ipotesi, sperimentazione e formalizzazione): ogni esperienza viene vissuta attraverso questo sistema. Partendo dai cinque sensi (fatti in scienze in classe prima ma ripresi anche quest’anno) iniziamo così a osservare la realtà e operare le prime classificazioni. Per la classe seconda affronteremo in maniera più specifica i materiali e gli oggetti ma anche le trasformazioni e i processi creativi da essi stimolati.

In questi primi mesi di scuola (alla tecnologia dedichiamo un’ora a settimana) abbiamo affrontato i materiali a partire proprio dalla materia. Ovvio è che lavorando con bambini di seconda è necessario partire dall’osservazione di oggetti comuni facilmente osservabili e classificabili. Così quando si è affrontato per la prima volta il discorso MATERIALI si è partiti da esperienze concrete riguardanti la raccolta e l’osservazione di oggetti comuni. Ho deciso di fare un breve accenno al concetto di materia (anche se verrà affrontato nelle classi successive in maniera più specifica e dopo aver raggiunto una serie di conoscenze di base). Ho posto ai bambini una domanda molto semplice: “Osserviamo la nostra aula e cerchiamo di capire di che cosa sono fatti gli oggetti che abbiamo attorno a noi. Ci sono delle differenze?” I bambini iniziano a elencare oggetti e a ipotizzare i materiali di cui sono fatti: legno, ferro, carta, plastica. Hanno caratteristiche diverse ma, qualcuno dice, sono fatti di qualcosa questi oggetti! Ebbene, le cose sono fatte di materia ossia qualcosa che occupa uno spazio e che ha una certa massa (quantità e peso)… quindi gli oggetti sono fatti di materia che nello specifico, in base alle caratteristiche che scopriamo e conosciamo, sono di materiali diversi. Questa scoperta può essere fatta semplicemente prendendo un oggetto come il bicchiere. Ne scegliamo uno di vetro e uno di plastica: l’oggetto è lo stesso, ha la stessa funzione ma è fatto di materiale diverso. Da cosa me ne rendo conto? Lo tocco, lo guardo, ascolto il rumore che percepisco battendoci sopra il dito… uso i miei sensi. Distinguo la differenza e comprendo che i materiali sono ben diversi. Mi spingo oltre: “Perché abbiamo bicchieri fatti di materiali diversi?” I bambini sanno rispondere: il vetro è più bello, è trasparente… ma è fragile. La plastica è resistente, se cade non si rompe… però poi si butta e inquina. Scopriamo il concetto di funzione, capiamo perché gli esseri umani hanno il costante bisogno di innovare, creare, trovare nuove soluzioni. Questo sarà il mio modo di lavorare lezione dopo lezione. I bambini imparano a farsi le domande per poter riflettere sulla realtà e insieme si cerca di trovare le risposte, di capire, di comprendere, di ipotizzare nuove soluzioni. Solo così poniamo il bambino al centro del percorso di apprendimento e conoscenza ma soprattutto gli consentiamo di costruirsi le competenze che lo faranno diventare un cittadino del mondo consapevole e attento.

Abbiamo iniziato a ragionare in termini di oggetti distinguendoli tra oggetti fatti in materiale naturale e oggetti fatti in materiale artificiale. Questa attività mi ha permesso di sondare le conoscenze apprese lo scorso anno. Con la LIM ho creato una semplice tabella e loro, a turno, dovevano trascinare nella colonna giusta l’oggetto fatto di materiale artificiale o naturale.

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Questo ci ha permesso di lavorare insieme e di riflettere oggetto dopo oggetto. Abbiamo riflettuto ancora una volta sugli oggetti e i materiali iniziando anche a operare delle prime classificazioni. Alla fine una piccola mappa concettuale ci ha aiutato a tener presente che i materiali possono essere naturali (quando si trovano in natura) o artificiali (quando sono fatti dall’uomo). Proprio su questa primaria distinzione abbiamo costruito il nostro percorso alla scoperta dei materiali. Ci siamo aiutati con le immagini e le parole ma soprattutto partendo sempre dall’esperienza. Alla LIM ho utilizzato questa pagina e loro sul quaderno hanno disegnato non il materiale ma un oggetto fatto di quel materiale naturale o artificiale. Ecco le due pagine utilizzate e le nostre prime classificazioni. Ci abbiamo lavorato per diverse settimane.

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Dopo aver raccolto tutte le informazioni necessarie ho deciso di parlare di distinzione tra corpi e oggetti. Prendiamo il legno. Cosa mi dite del legno? – L’albero ci dà il legno… e infatti è di legno… oppure una porta o un tavolo. – Bene, ma allora che differenza c’è tra un albero e il tavolo? – L’albero si trova in natura mentre il tavolo l’ha fatto l’uomo con il legno. Gli esempi a questo punto si sprecano, per ora ci basterà sapere che i corpi sono dei pezzi di materia fatti dalla natura (alberi, pietre, fiori, vento…) mentre gli oggetti sono pezzi di materia fatti dall’uomo (tavolo, davanzale della finestra, fiori di plastica, aria del phon).

Ecco la Mappa Concettuale MATERIALI sui materiali.

A presto con i prossimi sviluppi

 

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