I segreti delle piante in classe seconda: esperienze e suggestioni tra scienze e arte (1)

In prima abbiamo iniziato ad osservare la realtà intorno a noi attivando i cinque sensi e procedendo passo dopo passo a intuire come lavorare in modo scientifico. In classe seconda proviamo a far tesoro delle esperienze dell’anno scolastico precedente per acquisire maggiore consapevolezza del metodo scientifico e fare dell’osservazione metodica, della raccolta delle impressioni e dei fenomeni, un punto di partenza per avviare una riflessione critica sull’ambiente che ci circonda. Tutto ciò che è a nostra disposizione da un punto di vista esperienziale deve essere stimolo per porre nuove domande, fare ipotesi, trovare risposte e soluzioni a problemi emersi. Lo scorso anno abbiamo iniziato con piccole esperienze in classe: sperimentazioni con l’acqua e i materiali ma anche osservazioni  sulla crescita di alcuni semini di basilico diventati piantine sotto i nostri occhi. Con l’uscita didattica abbiamo toccato con mano il ciclo vitale delle piante e osservato alcuni fenomeni sulla crescita delle piante.

Riportando alla memoria le esperienze dello scorso anno  e focalizzando l’attenzione sul regno dei vegetali ci siamo inizialmente concentrati sulle parti della pianta e le caratteristiche fondamentali di ciascuna di esse. Osservare la pianta (esperienza già fatta all’inizio dell’anno con l’uva e lo scorso anno con le piantine di basilico) e riconoscerne le parti e la corretta nomenclatura consente ai bambini di individuarne, attraverso una serie di domande mirate, le funzioni principali e comprendere che ogni elemento è fondamentale. “Quali sono le parti della pianta? – Riusciamo a vederle proprio tutte o ce ne sono nascoste… non visibili? – Le piante sono esseri viventi? Perché? – In quanto tali si riproducono?… e come faranno? – Come si nutrono? – E noi, a nostra volta, ci nutriamo delle piante? Sono per noi cibo?” 

I bambini, attraverso l’osservazione delle piantine a nostra disposizione in classe (grazie al progetto GreenKids avviato con il professor Lumini) e alle immagini offerte alla LIM e sul libro di testo, hanno iniziato a individuare e a nominare le varie parti della pianta distinguendo quelle solitamente visibili (fusto, rami, foglie, fiori e frutti) da quelle non visibili (radici e semi). Per raccogliere tutte le informazioni emerse ho deciso di proporre un semplice LapBook sulle parti della pianta che ho ideato alcuni anni fa e già proposto precedentemente.

Le parti della pianta: le caratteristiche con un lapbook

Dopo aver discusso e approfondito l’osservazione delle varie parti e averne individuato le funzioni fondamentali, ho consegnato a ciascun bambino un foglio quadrettato in formato A4 chiedendo di posizionarlo orizzontalmente. I miei alunni, dopo due anni di sperimentazione, riescono a destreggiarsi abbastanza bene con l’orientamento spaziale nel foglio, seguono le istruzioni con attenzione e hanno sviluppato buone competenze nella creazione di materiale utile allo studio. Una volta posizionato il foglio ho chiesto di piegarlo in due parti uguali a mo’ di libro mostrando loro come fare. Poi ho chiesto di contare – partendo dall’alto verso il basso – cinque quadretti e tracciare delicatamente a matita subito sotto il quinto quadretto una linea orizzontale nella “prima pagina del nostro libricino”. Poi tracciare una seconda linea orizzontale dopo aver contato altri cinque quadretti verso il basso, poi sei e infine lasciano lo spazio sotto. Alla lavagna ho guidato il lavoro con le immagini, iniziando a disegnare dalle radici sino alle foglie tutta la pianta, segnando sul lato sinistro la nomenclatura e colorando. Una volta effettuato il primo step di istruzioni, ho chiesto di prendere le forbici e ritagliare lungo la prima linea orizzontale tracciata in alto: quella corrispondente alla parte delle foglie. Sollevando solo la finestrina creata ci siamo concentrati sulle funzioni delle foglie e abbiamo scritto le informazioni emerse: “Con la luce, trasformano l’acqua in nutrimento per la pianta e producono ossigeno”. Abbiamo proseguito poi sotto con i rami – ritagliando e aprendo la finestra – e scrivendo: “Sostengono le foglie, i fiori e i frutti”. Poi con il fusto o tronco: “Sostiene la pianta e la protegge con la corteccia. Favorisce il nutrimento”. Infine le radici: “Fissano la pianta al suolo e procurano nutrimento”. Un volta completato abbiamo incollato il nostro libricino sul quaderno. Ecco il lavoro finito:

 

Le foglie: forme, colori e classificazioni (cartellone)

Una volta lavorato sulle parti e le funzioni ci siamo concentrati nello specifico nelle caratteristiche delle foglie. Per farlo abbiamo osservato le foglie delle piantine in classe e classificato. Abbiamo scoperto che il MARGINE è il bordo della foglia e può essere liscio o seghettato. Il PICCIOLO (nome già incontrato quando abbiamo parlato dell’uva in autunno) tiene la foglia attaccata al ramo. Le PAGINE sono le due facce della foglia (superiore e inferiore) e ci fanno venire in mente le pagine dei libri: sarà per questo che si dice sfogliare un libro? 😉 Le NERVATURE, che ricordano le nostre vene, sono dei sottili tubicini in cui passano le sostanze di cui si nutre la pianta. Inoltre le foglie si differenziano per colore e forma. Il colore dipende dal tipo di pianta a cui appartengono ma anche alla stagione di riferimento. Le forme sono tante ma le possiamo classificare in cinque categorie principali: AGHIFORMI (ci ricordano gli aghi per cucire); LANCEOLATE (come le lance); CUORIFORMI (a forma di cuore); PALMATE (ci ricordano i palmi delle nostre mani); OVALI (per la tipica forma ovale, appunto). Ho chiesto ai bambini di perlustrare l’ambiente circostante, durante il fine settimana, e di portare a scuola foglie di diversa forma. Il lunedì seguente la nostra aula era piena di foglie di forme, dimensioni e colori diversi. Abbiamo classificato in base alla forma e creato questo semplice cartellone.

 

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Un post condiviso da Michela Secchi (@lafinestrasullalbero.it)

Fiori e frutti… ma non solo: la pianta che si mangia!

Per parlare di piante che si mangiano vi rimando al mio articolo precedente: Le sorprese della pianta… che si mangia!

 

Il lavoro proseguirà alla scoperta dei fiori e la creazione delle carte colorate per creare il giardino fantastico ispirato a Paul Klee. Seguitemi e le sorprese non mancheranno 😉

Poi di seguito… Le avventure dei semi… Il giardino incantato di Paul Klee tra carte colorate, collage, fantasia e esperienze (LAB)

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