Geometria in classe terza. (2) Dalla riga alla geometria intuitiva: nuove scoperte!

In questi ultimi due mesi ho deciso di dedicare alla geometria almeno un’ora a settimana. I bambini amano molto utilizzare la riga, disegnare sul quaderno e imparare a lavorare sul piano. Inoltre la geometria mi consente comunque di sviluppare percorsi trasversali all’aritmetica rendendo tutto più piacevole e dinamico. Dopo aver iniziato a utilizzare la riga nel modo più adatto (meramente come strumento per disegnare linee rette) alla scoperta delle rette , abbiamo proceduto ad un ripasso delle figure volumetriche sino ad ora mai rappresentate tridimensionalmente sul piano. Cogliendo l’occasione di utilizzare in maniera ancora più precisa lo strumento, ci siamo dedicati ad un ripasso dei principali solidi partendo dalle esperienze dirette (attraverso la manipolazione di solidi veri e propri) e poi rappresentando sul quaderno e alla LIM. In questo modo abbiamo anche ripreso l’esperienze fatte negli anni precedenti sui solidi arrivando a definirne le caratteristiche principali.

 

 

 

Ci siamo poi dedicati per alcune settimane alla geometria intuitiva. Si è trattato di riprodurre sul quaderno figure piane aventi determinate caratteristiche. Questa volta però ho inserito l’elemento “misura”: mentre precedentemente si è sempre lavorato prendendo in riferimento la quadrettatura del foglio adesso abbiamo iniziato a misurare per centimetri. In questo modo ho introdotto il concetto di misura convenzionale e insegnato ai bambini come leggere la riga. Dopo i primi momenti di turbamento (Dov’è lo zero che devo sistemare all”inizio? – Come faccio a capire la misura con quei trattini più piccoli?! ecc) siamo riusciti a procedere serenamente. In questi casi si tratta di avere pazienza. Io lavoro alla LIM (in cui è presente lo strumento riga) ma mi soffermo anche nelle isole di lavoro per aiutare e dare suggerimenti. Le isole poi sono un ottimo modo per collaborare: all’interno dell’isola c’è sempre un bambino che apprende prima degli altri che si rende disponibile ad aiutare chi è in difficoltà. “Disegniamo un quadrato che misuri 12 centimetri per lato” ho esordito. Pezzo per pezzo il quadrato è saltato fuori. Poi abbiamo diviso ogni lato da 12 per due (i bambini misurano utilizzando lo strumento ma richiamano alla memoria anche il concetto di divisione) e tracciato una linea orizzontale e una verticale. Infine abbiamo tracciato le due diagonali. In questo modo il nostro quadrato è stato diviso in 8 triangoli uguali. E allora perché non aggiungere carne al fuoco e fare un’escursione nel mondo delle frazioni? Saltano fuori ottavi, musica e divisioni in parti uguali. I miei alunni son sempre molto contenti quando “spiffero” qualcosa non ancora affrontato come se fosse un segreto che voglio condividere solo con loro. Questo consente di tenere alta l’attenzione e spingere sulla motivazione ad apprendere. Inoltre ho appurato che restare per molto tempo sullo stesso argomento (e per molto tempo intendo 20/30 minuti) fa cadere inevitabilmente la soglia di attenzione quindi introdurre elementi di novità o cambiare registro consente di ossigenare il cervello e togliere il torpore mentale. Il primo quadrato lo disegniamo insieme: io alla LIM e loro passo passo al quaderno. Poi chiedo di disegnarne uno da soli seguendo il video presente nel software della Linea del 1000. Faccio prestare loro attenzione che per eseguire il quadrato bisognerà riflettere sui vari passaggi seguendo una sorta di algoritmo magico: “Provate ad operare per sequenze anche osservando le linee“. Quel 12 centimetri per lato mi fa azzardare una domanda: “Ora vi faccio una domanda difficile. Seguite il mio ragionamento: Sappiamo che ogni lato del quadrato misura 12 centimetri. Vi ricordate il concetto di confine? Indicatemi la linea di confine di questa figura. Ok. Adesso immaginiamo di srotolarla tutta. Quanto misura secondo voi?“- Un bel 48 centimetri si leva in coro! “Bravi, avete appena calcolato il perimetro di questo quadrato!!! Su questo torneremo presto, siete stati bravissimi! Come avete calcolato?” Qualcuno ha fatto la somma mentre i più veloci hanno calcolato con la moltiplicazione. Nei giorni seguenti in classe era tutto un misurare! Un vero successo.

Cosa abbiamo imparato dello strumento con questa semplice attività:

  • lettura e analisi dei segni contenuti nel righello
  • esplicitazione personale di una misurazione
  • modalità d’uso dello strumento
  • senso del numero-misura

La lezione seguente è una sfida: disegna la figura rappresentata alla LIM ragionando sulle linee e facendo attenzione alle misure. Prima alla LIM e poi da soli con il software disegnando in piena autonomia sul quaderno. Si mettono all’opera concentratissimi e ogni momento sempre più bravi. Alla fine riempiamo di colore tutti i triangoli ottenuti. La geometria ci piace proprio! Prossima scoperta: gli angoli e il goniometro!

 

 

 

 

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