Lavorare su un testo scientifico in classe terza: un piccolo percorso in flipped learning

La mia classe si diletta nella stesura di piccole ricerche già dallo scorso anno. In seconda ho proposto brevi ricerche di scienze a partire da argomenti di loro interesse o affrontati da programma. La piattaforma Edmodo, che utilizzo per condividere con loro materiali di ogni tipo e anche parte del lavoro svolto in classe, ci ha consentito di poter avviare dallo scorso anno dei piccoli progetti in flipped learning… rovesciando così la didattica. Per saperne di più potere andare a sbirciare questi qui  oppure qui.

Ma se digitate flipped learning nella finestra CERCA del mio blog troverete anche molto altro… perché ho proposto in questi anni progetti sia di scienze che di matematica. Tornando a noi… questa volta ho applicato solo una piccola versione di quanto è in realtà la didattica rovesciata ma è interessante vedere come i bambini, opportunamente guidati, riescono ad affrontare argomenti nuovi e a diventare dei piccoli esperti.

Durante le vacanze di Natale ho lanciato la prima sfida: ho reso fruibile in piattaforma didattica una serie di contenuti sui tre elementi naturali in rapporto al problema dell’inquinamento e chiesto ai bambini di lavorare in gruppo. Al rientro dalle vacanze sono rimasta sbalordita dai lavori di qualità che sono riusciti a sviluppare. Con l’aiuto di genitori attenti e creativi 😉 hanno costruito cartelloni ricchi di informazioni e disegni, finestrelle apribili, piccole mappe concettuali e informazioni su testi pop-up. Abbiamo assemblato tutto in un grande cartellone che abbiamo appeso nel nostro androne.

Due settimane fa ho rilanciato con un lavoro individuale: una ricerca su un animale del suolo. Anche questa volta sono stati davvero bravi e l’aiuto dei genitori è stato prezioso. Hanno fatto ricerca su internet e riscritto sul quaderno le informazioni più importanti e infine illustrato.

Questa volta invece cambiamo sistema.  In questo periodo stiamo mettendo a punto le strategie per imparare a studiare. In modo particolare mi interessa capire quanto ognuno di loro sia in grado di confrontarsi con un nuovo testo da studiare. In classe il lavoro di preparazione allo studio segue solitamente questo schema: lancio il nuovo argomento o con una lettura, o con un video o un contenuto proposto alla LIM; predispongo un’attività da fare insieme che attivi la discussione e la raccolta di idee (lapbook, mappa concettuale, illustrazioni “parlanti”) e poi leggiamo insieme quanto sviluppato nel libro concentrandoci sui paragrafi (alle volte assegniamo anche dei titoli) e sulle parole chiave da sottolineare. Capita che se abbiamo sviluppato bene l’argomento in classe (anche con contenuti extra sotto forma di schede o testi sul quaderno) lascio la lettura libera a casa sul testo scolastico…  che poi verrà ridiscusso in classe tutti insieme. In questo modo però non mi rendo conto quanto i bambini stiano acquisendo autonomia nella lettura e fruizione del testo… per non parlare dello studio. Inoltre mi interessa capire come viene affrontato un nuovo testo e se sia possibile, con il lavoro di gruppo, iniziare a confrontarsi per acquisire informazioni su un testo scientifico. Proprio per questo motivo ho trovato un testo pensato per alunni della scuola primaria (un po’ più grandi dei miei) che approfondisse un argomento ampiamente affrontato in classe: il suolo e i suoi abitanti.

Il progetto: “Il suolo e i suoi abitanti: lavorare in piccoli gruppi per esplorare un testo scientifico”.

NUCLEO TEMATICO: Gli esseri  viventi e l’ambiente

Obiettivi di apprendimento generali: riflettere sugli equilibri ecologici e sulle relazioni interdipendenti tra i soggetti coinvolti

Conoscenze e abilità: comprendere le caratteristiche del suolo; conoscere gli elementi principali che lo compongono; esplorare il mondo dei viventi in relazione al suolo.

Attività: ogni gruppo avrà assegnata una parte di un breve testo scientifico sugli abitanti del suolo. Il testo, essendo abbastanza lungo (stampato risulta di 4 fogli A4 e contiene anche immagini e semplici didascalie), è stato suddiviso in quattro parti in modo che ogni gruppo formato ne sviluppasse una parte. Una settimana prima ho assegnato ad ogni alunno una parte da leggere attentamente a casa. A casa ogni bambino ha letto attentamente il testo assegnato e a scuola, con il proprio team, ha proceduto alla lettura attenta focalizzando l’attenzione sulle informazioni di maggior interesse, sulle parole nuove incontrate (che andranno cercate sul dizionario) e sulle immagini.

FOGLIO1: parte introduttiva a “Gli abitanti del suolo” (gruppo da 4)

FOGLIO2: Nel suolo ogni organismo ha un ruolo ben preciso (parte prima) (gruppo da 5)

FOGLIO3: Nel suolo ogni organismo ha un ruolo ben preciso (parte seconda) (gruppo da 6)

FOGLIO4: L’uomo il suo rapporto con il suolo (gruppo da 6)

In classe ho rovesciato la didattica: ogni gruppo – organizzato per testo specifico da trattare – ha lavorato seguendo queste indicazioni debitamente scritte alla LIM:

Ad ogni gruppo ho consegnato un foglio a quadretti, alcuni fogli bianchi, penne, matite e colori. Ho spiegato chiaramente il lavoro da svolgere suggerendo di lavorare in team ma decidendo anche di suddividere i vari lavori. “Ovviamente lo scopo principale del lavoro – ho spiegato – è comprendere ciò che viene trattato; essere in grado di produrre un nuovo documento (fatto di parole, immagini ed eventualmente schemi) che sia fruibile da altri compagni; saper esporre quanto appreso alla classe in modo che ci possa essere uno scambio“. In un secondo momento, una volta raccolti tutti gli elaborati, andremo in aula informatica e produrremo un documento in formato elettronico che potrà essere assemblato e reso disponibile in piattaforma per essere letto e studiato da tutti.

I miei alunni sono abituati a lavorare in gruppi collaborativi quindi si sono organizzati in breve tempo. Hanno individuato un leader in grado di scandire i ritmi di lavoro e garantire la pace e l’armonia, distribuito il materiale e iniziato il confronto. Ho suggerito di procedere per piccole tappe: prima la consegna 1, poi la 2 e infine la 3. La prima parte del lavoro è stata affrontata insieme quindi lettura, suddivisione paragrafi, sottolineatura e parole difficili. Ovviamente ho fatto degli esempi sui paragrafi e dato suggerimenti su come procedere ordinatamente anche se devo dire che in questa fase sono intervenuta veramente il minimo indispensabile. Si è creata una bella discussione tra loro e hanno lavorato in sintonia.

Per il secondo passaggio sono dovuta invece intervenire. Prima di tutto ho fornito una sorta di schema da seguire per raccogliere tutte le informazioni sul foglio. Ho disegnato velocemente alla lavagna i punti chiave sistemati sul foglio. Molto velocemente ho indicato lo spazio per il titolo scelto, la zona per descrivere brevemente l’argomento trattato, i vari spazi con i paragrafi e infine le parole da cercare sul dizionario. In questa fase è stato importante dare anche una mano per l’organizzazione del lavoro. Il titolo del brano e dei paragrafi sono stati scelti insieme ma poi alcuni bambini si sono dedicati a scrivere qualche breve riga per evidenziare l’argomento trattato, altri si sono concentrati sui riassunti dei paragrafi e altri ancora hanno cercato sul dizionario e scritto i significati delle parole nuove. Sulle parole nuove sono intervenuta suggerendo di trovare il significato più adatto alla parola contestualizzata nel testo. I bambini hanno cooperato e si sono confrontati per tutto il tempo e in ogni fase del lavoro. Da parte mia è stato molto importante scandire i tempi perché i bambini tendono a distrarsi e non sono abituati a tener conto del tempo che corre. Così ogni tot ricordavo “Bambini, avete ancora 5 minuti di tempo… e poi passiamo al prossimo punto“. Ovviamente un po’ imbrogliavo… ma intanto loro si impegnavano e non pensavano ad altro 😉

L’ultima fase è stata quella della rappresentazione grafica. Mentre alcuni ancora scrivevano i mini riassunti altri hanno iniziato a disegnare mettendosi d’accordo con il gruppo. Dopo due ore di lavoro non tutti i gruppi avevano completato ogni consegna ma ho ritirato tutto il materiale e devo dire che il lavoro è stato molto soddisfacente. Prima di tutto ho fatto loro i complimenti perché sono riusciti a lavorare in maniera cooperativa e a portare a termine il lavoro con grande professionalità. Abbiamo speso qualche parola per mettere in evidenza quanto siano diventati abili nel tempo “Ricordate le prime volte in cui lavoravate in gruppo? Una grande fatica, vero? E invece adesso lavorate benissimo“. In più ho svelato un piccolo segreto: il lavoro che ho proposto loro era per bambini un po’ più grandi. Il testo in questione è un testo che andrebbe bene per bambini di quinta ma io ho grande fiducia nelle loro capacità e sapevo che avrebbero lavorato alla grande. Si è trattato di un piccolo esperimento per sondare il terreno: sanno affrontare insieme un testo scientifico? Riescono ad organizzarsi per gestire il lavoro e ipotizzare metodi di studio validi? Ognuno di loro, all’interno del gruppo, riesce a dare un apporto agli altri o a chiedere aiuto? Mi posso ritenere molto soddisfatta di loro e son certa che i prossimi lavori (più semplici e specifici per il lavoro da sviluppare nel secondo quadrimestre) verranno affrontati con serenità permettendo loro, piano piano, di acquisire anche un metodo di studio autonomo.

Adesso correggerò tutto il loro lavoro e la prossima volta discuteremo in classe del loro operato e condivideremo le informazioni apprese attraverso questa attività di cooperative learning.

Per valutare questo lavoro terrò conto di alcuni aspetti fondamentali affidandomi poi ad una precisa rubric di valutazione che terrà conto di questi aspetti:

  1. Organizzazione del lavoro e capacità cooperative
  2. Precisione nella consegna del primo blocco
  3. Capacità di comprendere il testo e articolarlo nella rielaborazione in maniera pertinente
  4. Utilizzare immagini o schemi per rielaborare le informazioni
  5. Quanto il lavoro è stato portato a termine nei tempi previsti.

Come indicatori ho utilizzato i punteggi da 1 a 5  dove l’uno indica un livello scarsamente sufficiente e 5 il massimo livello.

Basandomi su questa esperienza imposterò tutto il lavoro per il secondo quadrimestre sui Viventi. Tenetemi d’occhio per non perdere gli sviluppi 😉

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