ANDAR PER LIBRI. (3) Un libro divertente per imparare: Scintille e piroette

Percorso ragionato su una serie di libri per l’infanzia che “aiutano a vivere meglio” 😉 Suggerimenti di lettura, schede di libri e suggestioni su come utilizzare i testi narrativi a scuola. Il lavoro è parte della mia tesi di Laurea “Letture in gioco. Immagini e parole per creare” A.A. 2007/2008 – Università degli Studi di Cagliari – Facoltà di Scienze della Formazione – Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria.

scintilleScintille e Piroette : un libro sulle parole / Ann Rand, Paul Rand.
Mantova : Corraini, 2006.
30 p. ; 26 cm.
Tit. orig.: Sparkle and Spin.
ISBN 88-7570-053-2

 

Dalle parole introduttive di Anna e Paul Rand:

«A cosa servono le parole? Le parole servono per far uscire fuori quello che ti capita di pensare e sono il modo per ricordare quello che potresti dimenticare».

Questo albo, prezioso sia sul versante grafico che su quello linguistico, fu pubblicato negli Stati Uniti nel 1957. Ann Rand gioca con le parole che pronunciamo ogni giorno, con il loro suono, il loro ritmo e la loro utilità. Il testo (nella traduzione di Laura Cangemi e Corraini Studio) è notevole: illustra le parole, quelle scure e quelle sfavillanti, quelle musicali, quelle piccoline e quelle giganti, quelle che spiegano come ci si sente oppure quelle educate. Paul Rand, uno dei più influenti e innovatori graphic designers del Ventesimo secolo, con il suo tratto riesce a colorare le parole, mostrandone la forma, la musica e il significato, incantandoci di fronte alle illustrazioni che si rifanno alle avanguardie artistiche.
Immagini e testo si rafforzano e completano a vicenda, accompagnando il lettore lungo un percorso ricco di echi e suggestioni. Il libro è un vero gioiello sul comunicare attraverso la parola e l’illustrazione.

Il testo si offre a diversi utilizzi didattici. Prima di tutto ogni pagina offre spunti di riflessione sulla parola e i suoi mille significati. Cos’è una parola, quali sono le forme che la compongono – quindi le lettere che formano le parole – e quali utilizzi se ne possono fare? Le parole, suggerisce il testo, possono essere ascoltate – quindi veicolate dal canale uditivo e orale rifacendosi alla fonetica – ma anche scritte – attraverso la grafia e le lettere dell’alfabeto – e perché no, anche disegnate – attraverso un tocco di creatività.

Tra le pagine del libro scopriamo che le parole possono essere nomi di oggetti ma anche nomi di persona (grammaticalmente parliamo di nomi comuni e nomi propri); le parole esprimono sentimenti ma dicono anche quel che puoi fare (quindi la parola diventa azione e predicato verbale); ma le parole possono essere cortesi o meno e quindi devono essere anche adeguate ai diversi contesti di utilizzo (in questo caso la riflessione si rivolge ai vari registri linguistici); le parole sono brevi e lunghe, possono sembrare uguali ma se le guardi bene sono diverse perché una lettera iniziale, magari, le distingue nel significato (parliamo allora della morfologia della parola); una parola può avere diversi significati (quindi è importante confrontarsi con la dimensione lessicale) o trasmettere sensazioni attraverso i suoni che emettono (si parla di parole onomatopeiche). Insomma, ogni pagina del testo può essere vista come una pagina di grammatica!
Il testo infatti, pur facendo riferimento a brevi frasi in rima efficaci ed essenziali, si rivela ricchissimo da un punto di vista grammaticale che si lega in modo particolare proprio alla riflessione linguistica. Le parole, diventando testo, hanno la capacità di veicolare significati e riflessioni nuovi e sorprendenti in cui il bambino può capire quanto esse siano fonti di conoscenza e di scoperta del mondo.
Allo stesso tempo il libro ci permette di giocare con le parole e le immagini offrendo spunti interessanti per comporre nuove rime e riflessioni sulle parole e veicolando immagini semplici e dirette capaci di riflettere visivamente ciò che è espresso dal testo scritto e creando dei veri e propri binomi fantastici tra parole e immagini.

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