Matematicando in classe prima (12). L'arcobaleno delle coppie amiche del 10

E con la primavera alle porte arriva il momento migliore per giocare coi colori. Gli ingredienti sono quelli giusti: matite colorate, il numero 10 (tanto amato dai bambini), l’amicizia e l’arcobaleno. La matematica è stato il collante per unire il tutto.

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Premessa. In questo periodo stiamo lavorando sulle strategie di calcolo veloce. Abbiamo addizionato entro il 10 per lunghe settimane e nei modi più svariati, siamo partiti con l’esplorazione della sottrazione e compreso i significati che si porta dietro e ora tiriamo un po’ le somme. Settimana scorsa abbiamo giocato con le quantità e scoperto che addizione e sottrazione camminano un po’ a braccetto: sono operazioni inverse. Dopo aver puntualizzato cosa significa il termine “operazioni inverse” e fatto doverosamente chiarezza sul concetto di “contrario” (brutto è il contrario di bello, simpatico è il contrario di antipatico, lungo di corto, ecc) perché diversi bambini nutrivano dei dubbi al riguardo, abbiamo dimostrato che addizione e sottrazione sono l’una il contrario dell’altra e perciò inverse. Per farlo ci siamo aiutati con oggetti di uso comune, la vecchia e cara lavagna nera e qualche bambino coraggioso che ha fatto da “scienziato della matematica”. Poi abbiamo lavorato sul quaderno e registrato, aiutandoci con semplici schemi e diagrammi, le nostre considerazioni in base ai calcoli effettuati. “Badate bene, abbiamo fatto un lavoro non semplice e se qualcuno ha ancora dei dubbi è tutto normale… Siamo solo all’inizio!“. Diversi bambini hanno intuito subito come lavorare e impostare il lavoro, altri hanno sentito la necessità di utilizzare vari strumenti o chiedere il mio aiuto, qualcuno invece ha avuto bisogno di un supporto in più. Alla fine il lavoro è stato portato a termine ma ho sentito il bisogno di continuare a sondare il terreno prima di compiere i prossimi passi. Prima di addentrarci nei numeri oltre il 10 e procedere con i calcoli a due cifre è necessario che tutti abbiano metabolizzato i concetti di addizione e sottrazione e preso confidenza coi numeri entro il 10.

Per aiutare i bambini nel calcolo veloce, e procedere ad una riflessione più attenta di addizione e sottrazione come operazioni inverse, ho preparato un bel cartellone colorato che mette insieme, grazie ad un coloratissimo arcobaleno, le coppie amiche del 10. Le coppie amiche del dieci sono quei due numeri che addizionati tra loro fanno 10 e sono utilissimi da imparare e individuare quando si fanno calcoli veloci. È una strategia vincente soprattutto quando si inizia ad individuare la decina e fare calcoli oltre il 10. Per ora abbiamo semplicemente raccolto le coppie e ci siamo aiutati con l’arcobaleno per memorizzarle con più facilità. Il cartellone presente nella parete dell’aula, l’arcobaleno creato alla LIM u
con i bambini passo per passo e quello sui loro quaderni, sono i passi semplici, ma importanti, per fissare nella mente le coppie amiche. Ogni numero della coppia è legato all’altro con una parte di arco colorato che riprende anche la proprietà commutativa dell’addizione (4+6=10 come 6+4=10, il risultato non cambia invertendo gli addendi). Il 5 invece prende la mano al suo gemello e infatti sappiamo bene che le dita di una mano (5) unite a quelle dell’altra mano (5) fanno 10 dita! Quindi il 5 è amico del suo gemello. Alla fine della lezione ho fatto una vera e propria passeggiata tra gli arcobaleni: i bambini erano così soddisfatti del loro lavoro che mi hanno chiesto di fotografarli tutti! 🌈

Bambini, per diventare delle saette nei calcoli vi consiglio di imparare le coppie amiche del 10 perché chi le saprà riconoscere avrà senz’altro una spinta in più nei calcoli più difficili. Vi spiegherò io come utilizzarle al meglio“. E così ho fatto quando ho proposto la lezione “TROVA IL COMPAGNO“. Ma quale compagno? Il compagno della coppia del 10. Se conosco la coppia che forma il 10 e uno dei due amici di conseguenza posso trovare anche l’altro. Se io scrivo 8 + … = 10 posso sicuramente trovare il compagno che sommato all’8 fa 10. E se invece scrivo così: 10 -… = 8 “Come posso scoprire quale sia il numero/il compagno nascosto? C’è il 10, lo vedete? E pure l’8. Chi manca all’appello?“. Ho predisposto questo compito:

  • Sai che addizione e sottrazione sono operazioni inverse. Aiutandoti con le coppie amiche del 10 scopri il numero misterioso e il perché con la freccia parlante. (La freccia parlante dice INFATTI e ci conduce al ragionamento di sottrazione e addizione operazioni inverse)

Ecco come abbiamo lavorato sul quaderno e alla LIM. I primi esempi sono stati fatti insieme di pari passo alla lavagna e sul quaderno, poi ho chiesto di completare da soli. Prima ho scritto alla lavagna le sottrazioni con il sottraendo mancante (da collocare nel quadratino apposito), poi spiegato come utilizzare la freccia parlante e scrivere la “spiegazione” chiamando in causa addizione e coppie amiche. “Bambini, badate bene: stiamo facendo una dimostrazione matematica! Roba da grandi!!!” Mentre loro lavoravano io ho girato come sempre tra i banchi in modo da poter prontamente essere di supporto ai bambini in difficoltà o con qualche dubbio. Una volta terminato il lavoro abbiamo fatto una correzione collettiva alla LIM e ho chiamato proprio i bambini che durante l’esercizio hanno mostrato tentennamenti proprio per spazzare via ogni dubbio.

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PS: prima di lavorare sul quaderno ho proposto ai bambini un racconto: “Elmer e l’arcobaleno”. Un modo come un altro per richiamare il tema dell’arcobaleno e delle coppie amiche della lezione precedente e puntare l’attenzione sul nuovo argomento da affrontare. In questa storia, Elmer l’elefante variopinto si spinge alla ricerca dell’inizio dell’arcobaleno per aiutarlo a riacquistare i suoi colori. “Voi bambini non dovrete cercare l’arcobaleno… che è nel cartellone al muro e sui vostri quaderni… ma il compagno del numero che  forma la coppia amica” 😉

3 Comments on “Matematicando in classe prima (12). L'arcobaleno delle coppie amiche del 10”

    1. Grazie, mi piace condividere la mia esperienza e poter fare tesoro anche dell’esperienza dei miei colleghi. Ovviamente imparo molto anche dai miei alunni, fonte inesauribile di ispirazione 🙂

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